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  • Il 30 gennaio 2024 è stata pubblicata un’immagine su Facebook in cui si legge una presunta citazione di Mohandas Karamchand Gandhi, l’attivista indiano vissuto a cavallo del 20esimo secolo che ha combattuto per l’indipendenza dell’India dalla Gran Bretagna. Gandhi avrebbe detto: «Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci». Lo stesso aforisma attribuito a Gandhi è stato condiviso sui social media in questi giorni dal ministro dell’agricoltura italiano Francesco Lollobrigida e in passato anche da Repubblica e dai politici statunitensi Bernie Sanders, Hillary Clinton e Donald Trump. Si tratta di una notizia infondata. Sebbene queste parole possano ricordare in qualche modo la teoria etico-politica di Gandhi, conosciuta con il nome satyagraha, che introduce una forma di protesta non violenta, come ha fatto notare il settimanale statunitense Christian Science Monitor non esistono prove che dimostrino che l’attivista indiano abbia pronunciato quella frase. Lo stesso settimanale infatti nel 2011 ha incluso questo aforisma nella lista delle «10 citazioni più famose che non sono mai state dette». Nel 2018 Kit Miller, direttrice del M.K. Gandhi Institute for Nonviolence di New York, aveva spiegato all’Associated Press (AP) che la citazione è spesso attribuita a Gandhi, ma non è stato lui a pronunciarla. Una frase molto simile infatti è stata invece pronunciata nel 1918 da Nicholas Klein, un attivista sindacale, in un discorso tenuto in occasione del convegno biennale del sindacato Amalgamated Clothing Workers of America (Acwa) a Baltimora, negli Stati Uniti d’America. Le parole di Klein sono state: «Prima ti ignorano, poi ti mettono in ridicolo. E poi ti attaccano e ti vogliono bruciare. E poi ti costruiscono monumenti». Anche l’artista francese Jean Cocteau avrebbe pronunciato parole che assomigliano a quelle attribuite a Gandhi, come si evince da un articolo del 1968 pubblicato sulla rivista statunitense Women’s Wear Daily (WWD), e riscoperto da Barry Popik, collaboratore del Libro delle citazioni di Yale e del Dizionario inglese di Oxford. Nell’articolo in questione si legge: «Cocteau lo ha espresso al meglio. ‘Prima ti ignorano. Poi abusano di te. Poi ti ricoprono d’onore. O ti rendono una statua. Di pietra. morta’». Sempre secondo Popik, scrivono i colleghi statunitensi di PolitiFact, la prima errata attribuzione di quell’aforisma a Gandhi si riscontra in un libro, ormai fuori stampa, sul resoconto di un evento del 1982 organizzato dal Nonviolence Institute. L’autore del libro, spiega ancora Popik, avrebbe parafrasato una frase che avrebbe pronunciato Gandhi, senza però attribuirgli quelle parole in maniera diretta.
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