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  • Il 3 settembre 2022 su Facebook è stato pubblicato un post in cui si afferma che in base ai dati forniti dal National vaccine information center (Nvic), nel sistema statunitense di farmacovigilanza Vaers sarebbero stati segnalati oltre 4.000 casi di aborti spontanei dopo la somministrazione dei vaccini Covid-19. Nel post oggetto di analisi si legge che questo dato mostrerebbe un aumento degli aborti spontanei «post vaccinazione». Si tratta di una serie di informazioni infondate e false. Andiamo con ordine. Precisiamo innanzitutto che Nvic è un’organizzazione statunitense inserita da NewsGuard tra i principali diffusori di disinformazione sui vaccini anti-Covid. Non si tratta, quindi, di una fonte affidabile. Inoltre, come abbiamo spiegato in diverse occasioni (qui, qui, qui e qui), il Vaccine Adverse Event Reporting System (Vaers) è un sistema di segnalazione passivo che non determina alcun nesso causale tra le segnalazioni registrate e l’effettivo evento avverso e/o decesso. Ricordiamo che, seppur una falsa segnalazione al sistema può essere punita, ciò non ha impedito di inviare segnalazioni non corrispondenti al vero. Simili episodi si sono verificati già in passato (qui e qui). Per questi motivi non è possibile stabilire in base alle segnalazioni presenti su Vaers quanti aborti si sono verificati negli Stati Uniti in relazione alla somministrazione dei vaccini anti-Covid. Passiamo al contenuto del post in analisi. Come hanno verificato i colleghi dell’Associated press, non è chiaro quali sono stati i criteri di ricerca utilizzati da Nvic per individuare nel sistema Vaers, alla data del 26 agosto 2022, oltre 4.300 casi di aborti dopo la vaccinazione contro il nuovo coronavirus. Contattata da Ap, Martha Sharan, portavoce dei Cdc, ha comunicato che in base ai dati disponibili «vediamo tassi di aborti spontanei e di neonati nati morti simili a quelli che abbiamo visto prima della pandemia o che vediamo tra le donne incinte senza vaccinazione». I Cdc raccomandano la vaccinazione anti-Covid alle donne in gravidanza e a chi allatta al seno, poiché in base ai dati dei sistemi di monitoraggio sulla sicurezza dei vaccini autorizzati non sono stati riscontrati problemi di sicurezza. Infine, si legge ancora sul sito dei Cdc, «gli scienziati non hanno riscontrato un aumento del rischio di aborto spontaneo tra le persone in gravidanza che hanno ricevuto un vaccino mRna contro la Covid-19 appena prima o durante l’inizio della gravidanza». Clicca qui per iscriverti alla newsletter gratuita di Facta Ogni sabato mattina riceverai il meglio del nostro lavoro
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