Il 29 gennaio 2021 su Facebook è stata pubblicata un’immagine con un testo che riporta la notizia secondo cui la casa farmaceutica Merck avrebbe «abbandonato la strada del vaccino» perché sarebbe «più efficace contrarre il virus e guarire». Il testo prosegue chiarendo che «il produttore di vaccini Merck ha abbandonato lo sviluppo di due vaccini contro il coronavirus, affermando che dopo approfondite ricerche si è concluso che le iniezioni offrivano meno protezione rispetto alla semplice contrazione del virus stesso e allo sviluppo di anticorpi».
Si tratta di una notizia presentata senza il contesto necessario alla sua comprensione e per questo fuorviante.
La casa farmaceutica statunitense Merck lo scorso 25 gennaio ha comunicato di aver abbandonando la ricerca su due vaccini contro il nuovo coronavirus a cui stava lavorando – V590 e V591 – per concentrare gli studi su due farmaci terapeutici anti Covid-19.
Merck ha motivato la scelta sostenendo che la «decisione segue la revisione di Merck dei risultati degli studi clinici della fase 1 per i vaccini. In questi studi, sia V590 che V591 sono stati generalmente ben tollerati, ma le risposte immunitarie sono state inferiori rispetto a quelle osservate a seguito di un’infezione naturale e a quelle riportate da altri vaccini contro SARS-CoV-2/COVID-19».
Merck ha quindi dichiarato che, in base agli studi effettuati, i due vaccini su cui stava lavorando hanno mostrato un risultato inferiore sia rispetto a una risposta immunitaria ottenuta naturalmente dopo un’infezione da nuovo coronavirus, sia rispetto ai vaccini concorrenti.
Non è quindi corretto sostenere che la casa farmaceutica ha dichiarato che è «più efficace contrarre il virus e guarire» piuttosto che sottoporsi ai vaccini anti-Covid in generale. Merck si riferiva esclusivamente ai risultati ottenuti sui suoi due vaccini – V590 e V591 – e non ai vaccini anti-Covid in generale.