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| - Il calo del Pil nel secondo trimestre di quest’anno è stato oggetto di un aspro dibattito tra forze di governo ed opposizione (si veda ad esempio questa dichiarazione di Beppe Grillo o questa di Renato Brunetta). Sarà vero, come dice Luigi Di Maio, che la contrazione del Pil è un fenomeno unicamente italiano tra le economie del G7?
I dati pubblicati dall’Ocse il 26 agosto non sembrano in prima battuta dare ragione al vice presidente della Camera. Oltre all’Italia, infatti, le economie G7 a dover far fronte ad un segno meno nel secondo trimestre di quest’anno sono il Giappone (-1,7%) e la Germania (-0,2%). Inoltre il Pil francese, non è calato ma non è nemmeno aumentato, restando perfettamente stazionario allo 0,0%. Il Pil italiano si è ridotto inoltre dello -0,2% e non dello -0,3% nel secondo trimestre.
Tuttavia, bisogna considerare che I dati a cui si riferisce l’esponente pentastellato sono quelli della crescita rispetto non al trimestre precedente ma allo stesso trimestre dell’anno scorso. In quel caso è vero che dei 5 Paesi del G7 per cui sono disponibili i dati (gli assenti sono Canada e Germania), l’Italia è unica a registrare un peggioramento di anno in anno, pari al -0,3%. Stazionario il Giappone, e lontanissimi i tassi di espansione raggiunti da Regno Unito e Usa (+3,2% e +2,4% rispettivamente).
A seconda del periodo che si vuole guardare (da un trimestre all’altro, o da un anno all’altro), nel secondo trimestre l’Italia è decresciuta da sola o in compagnia. Di Maio si dimentica di aggiungere delle precisazioni nella sua dichiarazione e si deve accontentare di un “C’eri quasi”.
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