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| - Ospite di DiMartedì su La7, il leader della Lega Nord Matteo Salvini si è espresso contro la politica economica del governo Renzi e ha parlato a lungo della necessità di tornare a una moneta nazionale. A questo proposito, ha citato il 1996 – quando ancora non c’era la moneta unica – come miglior anno di crescita per il nostro paese negli ultimi due decenni. Siamo andati a controllare.
1.9.9.6.
«Questo è l’1.9.9.6.», cantavano gli Afterhours nel primo brano di uno dei loro album più famosi (pubblicato però nel 1997): quell’anno i presidenti del Consiglio italiani furono due – Lamberto Dini fino a maggio, poi Romano Prodi – la Germania vinse gli Europei battendo la Repubblica Ceca con il golden goal e Ron – fra le polemiche – vinse Sanremo davanti a La terra dei cachi di Elio e le Storie Tese. Fu anche l’anno recente in cui l’Italia crebbe di più?
Il primo modo per scoprirlo è andare a vedere quale fu la crescita del PIL. Il database ISTAT fornisce i numeri di cui abbiamo bisogno, nella sezione “Conti nazionali”*. Nel grafico successivo riassumiamo la variazione del PIL, anno su anno, tra il 1996 e il 2015.
Come si vede, nel 1996 la crescita del PIL fu dell’1,3 per cento circa. Un buon risultato, ma che dopo di allora è stato superato ben nove volte, con il miglior risultato nel 2000: un aumento del 3,7 per cento.
Per tener conto anche della dinamica demografica, controlliamo anche come sono andate le cose negli anni 1991-2011 per quanto riguarda la crescita del PIL per abitante, secondo le serie fornite di recente dall’economista Emanuele Felice in appendice alla sua storia economica d’Italia (E. Felice, Ascesa e declino, Il Mulino, 2015). L’andamento del PIL pro-capite è riassunto nel grafico successivo (i dati sono disponibili qui).
Anche in questo caso, il 1996 non è un anno che spicca per i risultati raggiunti. Nel 2000 la crescita fu ben del 3,63 per cento, più del triplo rispetto all’1,13 per cento dell’anno citato da Salvini. Tutti gli anni tra il 1997 e il 2001 fecero meglio.
Moneta unica o no?
Anche il fatto che il 1996 sia un anno opportuno per dimostrare la tesi difesa da Salvini è discutibile. È vero che l’euro entrò in vigore come moneta ufficiale di 11 paesi il 1° gennaio 1999, ma il processo era cominciato molto prima.
Nel 1996, tre anni dopo l’entrata in vigore del trattato di Maastricht, si era nel pieno della cosiddetta “seconda fase” o “fase di convergenza”, in cui le politiche economiche degli stati membri dovevano, appunto, convergere verso alcuni obbiettivi di finanza pubblica. Furono questi anche gli anni in cui le banche centrali dovevano diventare indipendenti dai governi (mossa che l’Italia aveva già intrapreso nel 1981). Proprio qualche giorno prima dell’inizio dell’anno, al Consiglio europeo di Madrid del 15-16 dicembre 1995, si decise – dopo molte discussioni, e dopo aver scartato alternative come “fiorino” e “Ecu” – di chiamare “euro” la nuova moneta comune.
C’è un altro motivo per cui la scelta del 1996 come anno emblematico della crescita pre-euro è poco felice. L’Italia, da parte sua, proprio all’inizio di quell’anno era data per esclusa dal gruppo di paesi che avrebbero potuto entrare a far parte da subito dell’euro, e ancora alla fine dell’anno qualcuno come il presidente della FIAT Cesare Romiti pensava che fosse opportuno aspettare. I motivi dell’incertezza erano l’inflazione troppo alta (intorno al 4 per cento), il debito pubblico assai elevato, e così via. Ma proprio quell’anno, il governo Prodi fece una manovra finanziaria particolarmente pesante – con anche la famigerata “tassa per l’Europa”, poi parzialmente restituita nel 1999 – e nel novembre 1996 l’Italia rientrò nello SME, il sistema monetario europeo, preludio della moneta unica, che regolava i cambi tra le valute.
Il verdetto
Salvini ha detto che il 1996 è stato l’anno migliore per la crescita economica italiana degli ultimi vent’anni, per dimostrare che senza la moneta unica le cose andavano meglio. Ma la scelta è poco felice sia perché le politiche economiche italiane di quell’anno vennero pesantemente influenzate proprio dalla volontà di entrare a far parte della moneta unica, sia perché, numeri alla mano, la crescita di quell’anno fu lontana dai massimi degli ultimi due decenni. “Pinocchio andante” per il leader della Lega Nord.
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* Nella colonna di sinistra, selezionare Conti nazionali > Conti e aggregati economici nazionali annuali > Sequenza dei conti (milioni di euro). Abbiamo considerato la variazione percentuale del PIL ai prezzi di mercato, in valori concatenati con anno di riferimento 2010. I dati sono riportati per comodità qui.
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