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| - Intervistato dal Corriere della Sera nel giorno dell’apertura del Giubileo straordinario, il governatore della Regione Lazio risponde sulla situazione politica romana e rivendica i successi della sua amministrazione regionale.
Il riferimento di Zingaretti all’Istat è assai probabilmente ai Conti economici territoriali pubblicati dall’istituto di statistica il 26 novembre scorso. Nel Prospetto 2 del testo integrale del comunicato, si riassumono – Regione per Regione – proprio i tre indicatori citati da Zingaretti: occupati, Pil e spesa per consumi finali delle famiglie. I dati riferiti al 2014 vengono presentati in variazione percentuale sia rispetto al 2013 sia rispetto al 2011. Vediamo se i numeri confermano i tre primati rivendicati dal presidente.
La crescita del Pil
Le variazioni percentuali dei Pil regionali italiani sono riassunte nel grafico seguente. Poiché Zingaretti è in carica dal 2013, il confronto che ci interessa è quello tra i dati 2014 e l’anno precedente.
Come si vede, insieme alla Valle d’Aosta la variazione nel Pil del Lazio è stata la maggiore d’Italia, con l’1,4%. Nello stesso periodo, il dato nazionale è -0,4% (dati Istat).
L’occupazione
Anche in questo caso riassumiamo in un grafico i dati Istat della variazione degli occupati tra 2013 e 2014:
Con un aumento del 3%, il Lazio è in testa alla classifica regionale e si discosta significativamente dal +0,4% registrato dall’Italia per lo stesso periodo.
Consumi
Infine riportiamo il grafico che visualizza i dati Istat sulla spesa per consumi finali delle famiglie, regione per regione, nella variazione tra 2014 e l’anno precedente.
Anche secondo questo indicatore il Lazio è al primo posto, a pari merito con la Lombardia. Il dato nazionale per lo stesso periodo è +0,4%.
Il verdetto
Nicola Zingaretti cita correttamente i tre primati ottenuti quest’anno dalla Regione Lazio, che – come lui stesso ricorda – sono stati confermati dai dati Istat resi pubblici pochi giorni fa. “Vero” per il governatore.
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