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| - Negli ultimi giorni è nato un dibattito tra la Regione Lombardia e il Comune di Milano sul perché nel capoluogo lombardo i casi di Covid-19 non calino abbastanza velocemente.
L’assessore al Welfare della regione Giulio Gallera ha dato la colpa di questo mancato calo ai movimenti dei cittadini milanesi, affermando in una conferenza stampa del 13 aprile 2020 che «a Milano c’è ancora troppa gente che si muove».
Il sindaco di Milano Beppe Sala ha però risposto, in un video pubblicato sulla sua pagina di YouTube, che i cittadini di Milano stanno rispettando le disposizioni sulle limitazioni degli spostamenti.
A prova di quanto sostenuto, Sala ha detto che anche il settimanale britannico The Economist ha confermato questo fatto, pubblicando una classifica che vedrebbe Milano come prima città al mondo per la bassa percentuale di spostamenti giornalieri.
Ma le cose stanno proprio così come le racconta Sala?
Abbiamo verificato.
Che cosa dice l’Economist
Con un articolo del 22 marzo scorso dal titolo “Molti britannici non stanno prendendo seriamente il distanziamento sociale da Covid-19”, The Economist ha raccontato in che modo i cittadini di diverse città nel mondo stanno rispettando l’obbligo di limitare gli spostamenti non necessari.
Nell’articolo si vede un grafico (Grafico 1) in cui vengono confrontati i viaggi effettuati – a piedi o con i mezzi pubblici – in questo periodo dalle persone di alcune città del mondo, con i viaggi effettuati in un periodo di riferimento considerato a mobilità regolare. Fatta 100 la mobilità considerata normale, nel grafico si può vedere in quali città sono diminuiti gli spostamenti (valori molto al di sotto di 100) e in quali sono invece aumentati o rimasti vicino alla soglia normale (valori vicino o superiori al 100).
L’assessore al Welfare della regione Giulio Gallera ha dato la colpa di questo mancato calo ai movimenti dei cittadini milanesi, affermando in una conferenza stampa del 13 aprile 2020 che «a Milano c’è ancora troppa gente che si muove».
Il sindaco di Milano Beppe Sala ha però risposto, in un video pubblicato sulla sua pagina di YouTube, che i cittadini di Milano stanno rispettando le disposizioni sulle limitazioni degli spostamenti.
A prova di quanto sostenuto, Sala ha detto che anche il settimanale britannico The Economist ha confermato questo fatto, pubblicando una classifica che vedrebbe Milano come prima città al mondo per la bassa percentuale di spostamenti giornalieri.
Ma le cose stanno proprio così come le racconta Sala?
Abbiamo verificato.
Che cosa dice l’Economist
Con un articolo del 22 marzo scorso dal titolo “Molti britannici non stanno prendendo seriamente il distanziamento sociale da Covid-19”, The Economist ha raccontato in che modo i cittadini di diverse città nel mondo stanno rispettando l’obbligo di limitare gli spostamenti non necessari.
Nell’articolo si vede un grafico (Grafico 1) in cui vengono confrontati i viaggi effettuati – a piedi o con i mezzi pubblici – in questo periodo dalle persone di alcune città del mondo, con i viaggi effettuati in un periodo di riferimento considerato a mobilità regolare. Fatta 100 la mobilità considerata normale, nel grafico si può vedere in quali città sono diminuiti gli spostamenti (valori molto al di sotto di 100) e in quali sono invece aumentati o rimasti vicino alla soglia normale (valori vicino o superiori al 100).
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