About: http://data.cimple.eu/claim-review/0212d407715faceccbbdf677a5fbc5d120b8a81795836906a3757a6c     Goto   Sponge   NotDistinct   Permalink

An Entity of Type : schema:ClaimReview, within Data Space : data.cimple.eu associated with source document(s)

AttributesValues
rdf:type
http://data.cimple...lizedReviewRating
schema:url
schema:text
  • C’è un farmaco che ferma la trasmissione di Sars-CoV-2, ma (per ora) solo sui furetti Tra il 9 e il 10 dicembre 2020 la redazione di Facta ha ricevuto più volte la richiesta di verificare un articolo pubblicato il 9 dicembre da QuiFinanza, intitolato “Covid, nuovo farmaco antivirale Molnupiravir uccide il virus in 24 ore: scoperta cambia tutto”. L’articolo si riferisce a uno studio pubblicato su Nature Microbiology il 3 dicembre 2020 in cui viene analizzato l’effetto del farmaco MK-4482/EIDD-2801 (noto anche come molnupiravir) sulla trasmissione del virus Sars-CoV-2 nei furetti. Lo studio, firmato da Robert M. Cox, Josef D.Wolf e Richard K. Plemper dell’Istituto per Scienze Biomediche di Atlanta (Usa), è reale e l’effetto sui furetti è stato effettivamente misurato. Parlare però, come viene fatto nel titolo dell’articolo, senza precisazioni di una «scoperta» che «cambia tutto» e della possibilità di «uccidere il virus in 24 ore» rischia di essere fuorviante. Vediamo nel dettaglio che cosa ci dice la scienza sul tema. Il molnupiravir è un farmaco ancora non approvato per l’uso umano, sviluppato originariamente nel 2019 come possibile terapia per l’influenza. Per verificarne l’effetto sul Sars-CoV-2 sono stati usati i furetti come modello animale, poiché è stato scoperto che i furetti si infettano facilmente con il Sars-CoV-2 umano (come i visoni loro parenti stretti) ammalandosi in modo molto leggero, ma risultando comunque in grado di diffondere il virus ai loro simili per via aerea. In questi animali, secondo la ricerca, la somministrazione del molnupiravir entro 36 ore dall’infezione blocca il rilascio del virus dalle vie aeree. Furetti infettati da Sars-CoV-2 e trattati con molnupiravir non sono in grado di contagiare altri furetti, mentre i furetti non trattati col farmaco contagiano rapidamente i loro simili. Risultati simili erano stati precedentemente osservati sui topi. Francois Balloux, direttore dell’Istituto di Genetica dello University College London, il 9 dicembre ha definito il molnupiravir «il candidato a farmaco più promettente per il trattamento della Covid-19». Per ora, però, non sappiamo ancora se questi risultati valgono anche per gli esseri umani e se il farmaco sia totalmente sicuro: a maggio 2020 era stata sollevata la possibilità che il molnupiravir possa causare malformazioni se somministrato in gravidanza. È in corso uno studio clinico di fase 2 su 1.300 partecipanti per verificare l’efficacia e la sicurezza del farmaco sugli esseri umani nel trattamento della Covid-19 che si prevede sarà completato entro il dicembre 2021.
schema:mentions
schema:reviewRating
schema:author
schema:datePublished
schema:inLanguage
  • English
schema:itemReviewed
Faceted Search & Find service v1.16.115 as of Oct 09 2023


Alternative Linked Data Documents: ODE     Content Formats:   [cxml] [csv]     RDF   [text] [turtle] [ld+json] [rdf+json] [rdf+xml]     ODATA   [atom+xml] [odata+json]     Microdata   [microdata+json] [html]    About   
This material is Open Knowledge   W3C Semantic Web Technology [RDF Data] Valid XHTML + RDFa
OpenLink Virtuoso version 07.20.3238 as of Jul 16 2024, on Linux (x86_64-pc-linux-musl), Single-Server Edition (126 GB total memory, 3 GB memory in use)
Data on this page belongs to its respective rights holders.
Virtuoso Faceted Browser Copyright © 2009-2025 OpenLink Software