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| - Il 17 marzo, durante una conferenza stampa, il ministro della Salute Roberto Speranza ha annunciato che dal 1° aprile le persone sopra i 50 anni non dovranno più avere il cosiddetto “super green pass” per lavorare. Fino al 30 aprile, per loro, sarà sufficiente avere il cosiddetto “green pass base”. Il prossimo mese, chi ha almeno 50 anni potrà dunque andare a lavoro anche solo con il risultato negativo di un test per la Covid-19, senza necessariamente essere vaccinato o guarito dalla malattia. «La sospensione da lavoro, che conseguiva alla mancata vaccinazione, non avverrà più», ha poi annunciato il ministro della Salute, sottolineando che la sospensione rimarrà ancora in vigore per il personale sanitario e delle Rsa.
Nell’annunciare la decisione del governo, Speranza ha dichiarato che l’obbligo del super green pass per i lavoratori dai 50 anni in su è stata una misura «forte», che «ha avuto l’effetto di stimolare enormemente la vaccinazione in quella fascia d’età». Abbiamo verificato che cosa dicono i numeri: al di là del giudizio soggettivo sull’«enormemente» usato dal ministro, quella di Speranza è un’esagerazione. Dopo l’annuncio dell’obbligo, le vaccinazioni tra gli over 50 sono salite, ma solo per poco tempo.
Nell’annunciare la decisione del governo, Speranza ha dichiarato che l’obbligo del super green pass per i lavoratori dai 50 anni in su è stata una misura «forte», che «ha avuto l’effetto di stimolare enormemente la vaccinazione in quella fascia d’età». Abbiamo verificato che cosa dicono i numeri: al di là del giudizio soggettivo sull’«enormemente» usato dal ministro, quella di Speranza è un’esagerazione. Dopo l’annuncio dell’obbligo, le vaccinazioni tra gli over 50 sono salite, ma solo per poco tempo.
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