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  • Il 6 marzo 2022 su Facebook è stato pubblicato un post contenente due foto della stessa donna dai capelli biondi su di un letto di ospedale, con la mascherina sul volto. Nella prima immagine la donna è intervista durante un servizio del TG2 Rai. Nella seconda foto, la donna tiene in braccio un bambino appena nato e un mazzo di fiori. Le immagini sono accompagnate da questo testo: «Ieri lei era una pentita novax, oggi riciclata a ucraina scappata dalla guerra. il copione insomma è sempre lo stesso cambia solo l’argomento. Fidatevi dei professionisti dell’informazione». Il riferimento è all’attacco russo all’Ucraina, iniziato nella notte tra il 23 e il 24 febbraio 2022. Si tratta di un contenuto fuorviante, che veicola una notizia falsa. Andiamo con ordine. Lo scatto che mostra la donna intervistata dal TG2 proviene da un servizio trasmesso durante l’edizione delle 20:30 del 2 marzo 2022, come si può verificare qui (dal minuto 29:35). Nel servizio viene raccontata la storia di una donna ucraina di nome Julia di 31 anni che, incinta, fuggendo dal suo Paese insieme alla figlia di 8 anni, è arrivata a Rho (Lombardia), dove ha partorito una neonata di nome Nikole. Durante il servizio, la donna racconta la sua esperienza. Lo scatto che mostra la donna con la bambina in braccio proviene da un post pubblicato il 2 marzo 2022 dalla pagina ufficiale del presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, come si può verificare qui. Il governatore aveva comunicato sui social che all’ospedale di Rho era nata «la prima bimba rifugiata ucraina in Italia. La mamma ha fatto il viaggio al nono mese di gravidanza, dalla sua città alla Lombardia, dove già vive la nonna». Fontana ha precisato di averle «mandato dei fiori da parte di tutti i lombardi». Entrambe le fotografie, quindi, sono state pubblicate originariamente lo stesso giorno, cioè il 2 marzo 2022. La notizia della donna incinta fuggita dall’Ucraina dopo l’invasione dalla Russia e della nascita di sua figlia Nikole in Italia è stata pubblicata da diverse testate locali e nazionali tra il 2 e il 3 marzo 2022 (qui, qui, qui e qui, ad esempio). Non esiste invece nessun riscontro che la donna in questione sia stata presentata dai media, prima dell’invasione russa dell’Ucraina, come «una pentita novax», come erroneamente si legge nel post oggetto di verifica. I colleghi di Open hanno ricostruito che chi ha originariamente diffuso la notizia infondata ha poi rettificato.
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