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  • Durante un dibattito alla Camera dei deputati, in occasione della Giornata Internazionale del Migrante, la presidente Laura Boldrini ha citato il crescente numero delle imprese guidate da stranieri come esempio delle opportunità economiche offerte dall’immigrazione nel nostro Paese. Vediamo se i numeri confermano. Le attività condotte da stranieri in Italia Il database più completo sulle imprese italiane è Telemaco, che è parte del sistema informativo di Unioncamere, l’associazione che riunisce le Camere di commercio. Pur non essendo di libero accesso, sono state pubblicate molte rielaborazioni dei dati che ci interessano. Per il totale delle imprese straniere in Italia al 31 dicembre 2014, con la serie storica riferita agli ultimi anni, possiamo rifarci, ad esempio, a questa analisi curata dalle Camere di commercio dell’Emilia-Romagna, di cui riassumiamo i numeri nel grafico successivo. L’aumento registrato nel corso del 2014 è più o meno quello che indica la presidente della Camera: in quel periodo, infatti, l’imprenditoria straniera è cresciuta di 27.594 unità, cioè del 5,55%. È interessante notare che, mentre le imprese non condotte da stranieri sono calate costantemente negli anni considerati, quelle straniere sono cresciute. Molte altre informazioni su numeri e tipologia delle imprese straniere in Italia si trovano in uno studio pubblicato di recente da Confesercenti, una delle principali associazioni di categoria italiane nel settore del commercio e del turismo. I dati presentati dall’Osservatorio sulla multietnicità dell’imprenditoria italiana si basano sulle iscrizioni al registro delle Camere di commercio locali al 30 settembre 2015. A quella data il numero di imprese straniere era salito a 544.237, il 9% del totale delle imprese registrate in Italia. Nei primi nove mesi del 2015 c’è stato quindi un ulteriore aumento di 19.563 unità, il 3,7% rispetto al 2014. Laura Boldrini cita anche il beneficio occupazionale per gli italiani: è del tutto ragionevole supporlo, anche se è più difficile trovare dati complessivi. Le imprese straniere sono per lo più di piccola dimensione (quelle individuali sono oltre 430 mila), ma alcune ricerche locali possono dare un’idea delle ricadute occupazionali: ad esempio, nella provincia di Roma si è stimato all’inizio del 2014 che le imprese straniere dessero lavoro a oltre 35 mila italiani (e a 96.800 stranieri). Il verdetto La presidente della Camera cita correttamente i dati della crescita dell’imprenditoria straniera nel nostro Paese e fa un riferimento corretto ai benefici occupazionali anche per gli italiani. “Vero” per Laura Boldrini.
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