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  • Il 10 luglio 2023 la redazione di Facta.news ha ricevuto una segnalazione via WhatsApp che chiedeva di verificare un articolo intitolato “3000 morti: Pfizer ammette con freddezza il dramma dei danneggiati” e pubblicato il 3 luglio 2023 sul sito La nuova bussola quotidiana. Nell’articolo si legge che la casa farmaceutica Pfizer avrebbe pubblicato un report, che comprende un periodo di osservazione dal 19 dicembre 2021 al 18 giugno 2022, in cui vengono elencati «gli effetti avversi della vaccinazione anti covid-19 registrati sulla base delle segnalazioni spontanee dei danneggiati e dei medici». Si tratta, continuo l’articolo, della «cosiddetta farmacovigilanza passiva, che si basa sulla spontaneità delle segnalazioni» arrivate a Pfizer. Sempre l’articolo spiega che questo tipo di farmacovigilanza genera ipotesi che poi devono essere confermate «dagli studi di verifica delle ipotesi, che servono a provare se i sospetti sollevati sono giustificati». Per quanto riguarda la farmacovigilanza passiva legata alla Covid-19, si legge tuttavia che «ogni tentativo di formulare ipotesi e di sottoporle a verifica» sarebbe stato «sempre stroncato sul nascere». Si sostiene poi che nel report citato verrebbero riportati «3000 decessi». L’articolo afferma che questi presunti dati confermerebbero che «la vaccinazione voleva dire rischiare la vita. E la salute». La stessa notizia è stata pubblicata anche su TikTok. Si tratta di un contenuto fuorviante, che veicola una serie di notizie infondate. Partiamo dalla fonte. La nuova bussola quotidiana è un sito di cui ci siamo già occupati su Facta.news per aver diffuso disinformazione sui vaccini anti-Covid. Veniamo al contenuto dell’articolo oggetto di analisi. Innanzitutto, come spiega l’Istituto superiore di sanità (ISS), la farmacovigilanza rappresenta uno strumento per monitorare la sicurezza dei vaccini anche dopo la loro approvazione e immissione in commercio. Nello specifico, la vigilanza passiva dei vaccini è realizzata attraverso la raccolta e l’analisi delle segnalazioni spontanee da parte di medici, operatori sanitari e le persone vaccinate, di eventi indesiderati verificatisi dopo la somministrazione di un vaccino «tramite le quali possono emergere segnali che necessitano di approfondimento (per essere smentiti o confermati e quantificati in termini di rischio), attraverso la conduzione di studi di farmacoepidemiologia», continua l’ISS. È bene precisare che, come già raccontato su Facta.news, le segnalazioni spontanee raccolte dai sistemi di farmacovigilanza sono state utilizzate da ambienti antivaccinisti nel tempo per disinformare in ambito sanitario, in particolare sui vaccini, prendendendo i dati grezzi della sorveglianza vaccinale per poi interpretarli come eventi effettivamente legati al vaccino. Riguardo al caso che stiamo analizzando, poi, non trova riscontro l’affermazione dell’articolo secondo cui sui vaccini anti-Covid «ogni tentativo di formulare ipotesi e di sottoporle a verifica» in base alle segnalazioni arrivate nei sistemi di farmacovigilanza sarebbe stato «stroncato sul nascere». Come si legge sul sito dell’Agenzia europea per il farmaco (EMA), l’Agenzia stessa «controlla continuamente nuove informazioni sulla sicurezza di tutti i vaccini disponibili in Europa da molte fonti di dati». Questi dati, si legge ancora, includono studi clinici, letteratura medica, informazioni condivise da altri enti regolatori e per l’appunto le segnalazioni di sospetti effetti collaterali da parte di pazienti e operatori sanitari. Queste segnalazioni vengono raccolte su Eudravigilance, il database europeo delle segnalazioni di sospette reazioni avverse ai medicinali autorizzati gestito dall’EMA.Tutti questi dati vengono monitorati continuamente. Ad oggi, in base a queste analisi, dopo quasi 1 miliardo di dosi somministrate, l’EMA afferma che i profili di sicurezza dei vaccini anti Covid-19 autorizzati nell’UE sono molto rassicuranti: «la stragrande maggioranza degli effetti collaterali noti sono lievi e di breve durata. Possono verificarsi gravi effetti collaterali, ma sono molto rari. Esiti fatali sono stati riportati in pochissimi di questi rari casi». La stessa sicurezza dei vaccini contro il nuovo coronavirus Sars-CoV-2 è stata documentata dai Centers for disease control and prevention (CDC) – l’agenzia di salute pubblica statunitense – dopo un simile procedimento di analisi. Passiamo ora al presunto report di Pfizer citato nell’articolo di La nuova bussola quotidiana. Il documento in questione è stato diffuso originariamente il 4 marzo 2023 da TKP, sito austriaco che ha veicolato disinformazione sui vaccini anti-Covid. TKP spiega che il report in questione era uno dei rapporti periodici di aggiornamento sulla sicurezza (Psur) che Pfizer ha l’obbligo di inviare all’EMA. Il sito austriaco afferma anche che il documento, che copre un periodo di sei mesi, cioè dal 19 dicembre 2021 al 18 giugno 2022, è stato messo a disposizione, insieme ad altri, da parte di un lettore dopo un Freedom of Information Act (Foia, cioè una richiesta di accesso ai documenti della pubblica amministrazione). Il 26 giugno 2023 i documenti diffusi da TKP sono stati rilanciati dal gruppo antivaccinista Children’s Health Defense nel loro sito. Come si legge sul sito dell’EMA, i Psur sono documenti di farmacovigilanza destinati a fornire una valutazione del rapporto rischio-beneficio di un medicinale dopo la sua autorizzazione. L’Agenzia europea del farmaco e le autorità nazionali utilizzano questi report periodici per determinare se sono stati identificati nuovi rischi per un medicinale e/o se il suo rapporto rischio-beneficio è cambiato. I titolari delle autorizzazioni all’immissione in commercio dei medicinali (in questo caso Pfizer/BioNtech per il vaccino a mRNA contro la Covid-19) sono tenuti per legge a presentare questi report, chiarisce ancora l’EMA. Questi report contengono dati sull’utilizzo del farmaco, pubblicazioni in letteratura e informazioni provenienti da segnalazioni spontanee. Nel documento citato da La nuova bussola quotidiana (diffuso a marzo da TPK e rilanciato a fine giugno da Children’s Health Defense) si legge a pagina 898 che tra il 19 dicembre 2021 e il 18 giugno 2022 sono arrivate 2995 segnalazioni spontanee di decessi che si sarebbero verificati dopo la somministrazione del vaccino Pfizer contro la Covid-19. Come abbiamo visto, però, questo non significa che il vaccino abbia causato queste morti, ma che un dato evento, da verificare, è stato segnalato in maniera spontanea dopo aver ricevuto il vaccino. Contattate dai fact-checker spagnoli di EFE Verifica, fonti dell’EMA hanno confermato che i numeri presenti nei report Psur citati non dimostrano un nesso di causa-effetto con il vaccino di Pfizer anti-Covid. «Il fatto che un evento medico sia stato segnalato come sospetto effetto collaterale non significa che lo abbia causato il medicinale o il vaccino», ha detto l’Agenzia del farmaco europea, «Potrebbe essere stato causato da una malattia di base o da un altro farmaco, per esempio».
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