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| - Curiosità sul salario minimo in Europa
Eurofond
– l’agenzia europea per il miglioramento degli standard lavorativi nell’Ue – mostra
come in 22 Paesi sui 28 Stati membri Ue sia in vigore un salario minimo orario. Secondo i dati relativi al 2019, il valore varia da un minimo di 1,62 euro
in Bulgaria ad un massimo di 11,97 euro
in Lussemburgo; ricordiamo come il valore debba essere messo in relazione al costo della vita di ciascun Paese.
Oltre all’Italia ci sono altri cinque Stati Ue senza un salario minimo. Sono l’Austria, Cipro, la Danimarca, la Finlandia e la Svezia. Tra questi, però, ci sono almeno due casi particolari: la Danimarca e l’Italia.
Come abbiamo scritto
in una precedente analisi, in entrambi i Paesi – pur non esistendo una specifica legge sul salario minimo – sono in vigore dei contratti collettivi dove sindacati e datori di lavoro stabiliscono quale sia il compenso minimo orario per i lavoratori di un determinato settore.
In Italia poi, per giurisprudenza costituzionale, il minimo stabilito dai contratto collettivi può essere richiesto da qualsiasi lavoratore del medesimo settore. Il problema è che in questo modo il lavoratore sottopagato si trova di fronte alla scelta, spesso difficile e controproducente, di dover ricorrere a un giudice per vedersi riconoscere il proprio diritto.
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