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| - Il 21 giugno, in un’intervista con il quotidiano spagnolo El País, il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta (Forza Italia) si è mostrato molto fiducioso sulla ripresa dell’economia italiana.
Secondo Brunetta, il nostro Paese ha «un tasso di crescita doppio rispetto alla media europea», un risultato raggiunto l’ultima volta a inizio secolo, con l’«ingresso nell’euro». Il ministro ha anche aggiunto che alla fine del 2021 il Pil italiano crescerà del «5 per cento» rispetto all’anno scorso.
Brunetta ha scritto su Facebook un messaggio identico anche lo scorso 18 giugno, pubblicando uno spezzone video della sua partecipazione all’evento “Ritorno al futuro: il mondo che verrà” di Fiuggi, nel Lazio. «Abbiamo un tasso di crescita del Pil doppio rispetto all’Ue, non ci capitava da più di vent’anni», ha dichiarato (min. 0:21) il ministro in quell’occasione.
È davvero così? Abbiamo verificato e Brunetta esagera. Secondo le rilevazioni più recenti, nei primi tre mesi di quest’anno l’economia italiana è cresciuta, in controtendenza rispetto alla media Ue, ma comunque con una percentuale parecchio bassa. Le previsioni per il 2021 e 2022, da prendere con la dovuta cautela, vedono comunque la crescita del nostro Paese perfettamente in linea con quella del continente.
Secondo Brunetta, il nostro Paese ha «un tasso di crescita doppio rispetto alla media europea», un risultato raggiunto l’ultima volta a inizio secolo, con l’«ingresso nell’euro». Il ministro ha anche aggiunto che alla fine del 2021 il Pil italiano crescerà del «5 per cento» rispetto all’anno scorso.
Brunetta ha scritto su Facebook un messaggio identico anche lo scorso 18 giugno, pubblicando uno spezzone video della sua partecipazione all’evento “Ritorno al futuro: il mondo che verrà” di Fiuggi, nel Lazio. «Abbiamo un tasso di crescita del Pil doppio rispetto all’Ue, non ci capitava da più di vent’anni», ha dichiarato (min. 0:21) il ministro in quell’occasione.
È davvero così? Abbiamo verificato e Brunetta esagera. Secondo le rilevazioni più recenti, nei primi tre mesi di quest’anno l’economia italiana è cresciuta, in controtendenza rispetto alla media Ue, ma comunque con una percentuale parecchio bassa. Le previsioni per il 2021 e 2022, da prendere con la dovuta cautela, vedono comunque la crescita del nostro Paese perfettamente in linea con quella del continente.
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