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  • No, il PD non ha proposto di insegnare l’arabo ai bambini italiani Il 20 settembre 2024 è stato pubblicato su TikTok un video in cui si vede la foto di un articolo di giornale intitolato “La proposta del Pd: ‘Insegniamo l’arabo ai bambini italiani’”. Secondo chi pubblica, questo sarebbe un segnale dell’«estinzione del popolo italiano e della sua cultura». La notizia, che circola già dal 2017, è presentata al di fuori del suo contesto e veicola disinformazione. A settembre 2017, durante una riunione del consiglio comunale di Rivalta, in provincia di Torino, l’allora consigliera del Partito Democratico Sofia Zemmale (nata a Casablanca, in Marocco, e cittadina italiana) aveva proposto di far partire dei corsi di lingua araba per chiunque fosse interessato.Tra le altre cose, Zemmale aveva detto: «I bambini dovrebbero imparare a parlare l’arabo per fare un percorso inverso e contribuire all’integrazione». L’allora consigliere di Forza Italia Michele Colaci non aveva apprezzato l’idea, spiegando che «la scuola italiana dovrebbe insegnare la nostra cultura ai figli degli immigrati e non viceversa». Tuttavia, la proposta non prevedeva né l’obbligo dell’insegnamento dell’arabo a bambini italiani né l’inserimento della lingua araba nei programmi scolastici. Infatti, i corsi, promossi dall’associazione Rivalta Viva e partiti il 3 dicembre 2017, si erano svolti nella sala comunale della frazione di Pasta, i cui locali erano stati concessi gratuitamente dal Comune, mentre le lezioni erano completamente autofinanziate da organizzatori e partecipanti. Alla prima lezione avevano aderito 22 bambini – italiani con origini nordafricane – e 5 adulti rivaltesi. Nessuna imposizione sui bambini italiani, quindi. Anzi, la consigliera Zemmale si era rivolta, all’inizio dei corsi, ai genitori di madrelingua araba: «Penso sia importante che i bambini conoscano la lingua dei loro genitori. Mia figlia, ad esempio, non sa scrivere in arabo e io non ho mai avuto il tempo di insegnarglielo». Zemmale aveva poi affermato che dalla lezione successiva si aspettava «di vedere sui banchi tanti bambini italiani». In ogni caso, la proposta di insegnare arabo era ristretta al caso degli interessati di un singolo comune italiano, e non ha nulla a che vedere con l’integrazione dell’insegnamento della lingua nei programmi scolastici della scuola pubblica italiana. La notizia risale dunque al 2017, e non ci sono riscontri di corsi di arabo organizzati presso il comune di Rivalta negli anni successivi.
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