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  • Il 24 maggio 2023 è stato pubblicato su Facebook un video che mostra l’esterno di un grande palazzo bianco che si affaccia sul mare, di cui si vedono due piscine situate nelle terrazze e un lussuoso bagno in costruzione all’interno dell’edificio. Secondo chi ha scritto il post, si tratterebbe della «modesta dimora della moglie di Zelensky in Crimea, probabilmente acquistata con i nostri soldi». Inoltre, l’abitazione sarebbe stata recentemente «sequestrata dalle autorità russe e destinata alle famiglie dei caduti nella guerra di resistenza all’aggressione nazista della NATO verso la Russia». Si tratta di un contenuto fuorviante, che veicola una notizia falsa. Il video è stato pubblicato originariamente da REN TV, rete televisiva russa, nel proprio canale Telegram, ed è accompagnato da un commento in russo, secondo cui «il filmato mostra l’appartamento della moglie di Volodymyr Zelensky a Livadija». Inoltre, si legge sempre nel commento, «il parlamento della Crimea ha votato all’unanimità per la nazionalizzazione dei beni di oligarchi e politici ucraini». Prima di tutto chiariamo che nel video vengono mostrati due diversi palazzi, entrambi situati nella città di Jalta, in Crimea: il palazzo di Livadija (dal minuto 0:08 a 0:10), residenza dell’ultimo imperatore russo Nicola II, diventato poi museo e sede per conferenze e incontri istituzionali, come la celebre conferenza di Jalta del 1945, e la residenza Emperor (per il tempo restante del video). I due palazzi si trovano molto vicini. Secondo quanto ricostruito da Reuters, Olena Zelenska, moglie di Volodymyr Zelensky, presidente dell’Ucraina, ad aprile 2013 ha acquistato l’attico trilocale della residenza Emperor al costo di 163 mila dollari (attualmente circa 153 mila euro), e non l’intero edificio, come suggerito da chi ha condiviso il post oggetto della nostra analisi. Inoltre, nel 2013 la Crimea era sotto il controllo dell’Ucraina, e Zelensky non ricopriva ancora la carica pubblica di presidente dell’Ucraina, essendo stato eletto ad aprile 2019. Per quanto riguarda il sequestro dell’appartamento, l’agenzia di stampa russa Tass ha riportato che mercoledì 24 maggio il Consiglio di stato della Crimea avrebbe votato per nazionalizzare la proprietà di alcuni cittadini stranieri, tra cui l’appartamento di Zelensky. Inoltre, nel comunicato ufficiale Tass riporta anche la destinazione dichiarata di queste proprietà: l’appartamento di Zelensky dovrebbe essere venduto per finanziare le operazioni militari in corso e per aiutare le famiglie dei militari uccisi nel conflitto con l’Ucraina. Questa iniziativa non sarebbe isolata. Lo scorso febbraio le autorità insediate dalla Russia in Crimea hanno dichiarato di aver nazionalizzato circa 500 proprietà di oligarchi e politici ucraini.
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