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  • Il 6 maggio 2024 è stato pubblicato su Facebook un video che mostra una persona sul podio sventolare la bandiera palestinese subito dopo aver ricevuto una medaglia come primo classificato. Il filmato è accompagnato da un testo, scritto dall’autore del post, in cui si afferma che l’Unione europea avrebbe «ritirato il premio del Campionato di Kung Fu ricevuto dal campione del mondo Najm Al-Din Akioz per aver alzato la bandiera palestinese» durante la cerimonia di premiazione. Si tratta di una notizia falsa. Il filmato in questione mostra un momento della premiazione dell’atleta turco Necmettin Erbakan Akyüz (e non «Najm Al-Din Akioz» come scritto erroneamente nel post in analisi) al campionato europeo di Wushu Kung Fu, un’arte marziale competitiva cinese, svoltosi a Istanbul, in Turchia, dal 14 al 17 dicembre 2023 e organizzato dalla Wushu Kungfu Federation of Europe (Wkfe), federazione continentale europea di Kung Fu. Dopo aver ricevuto la medaglia d’oro per il primo classificato, Akyüz ha tirato fuori dalla sua tuta una bandiera palestinese e l’ha sventolata. Il video di questo momento è stato pubblicato il 16 dicembre 2023 dallo stesso atleta turco sul proprio profilo Instagram. La notizia di questo gesto è stata riportata anche dai media turchi. Pochi giorni dopo l’accaduto, il 20 dicembre 2023, la Wkfe in una nota ufficiale ha comunicato che erano state «segnalate manifestazioni politiche durante la cerimonia di consegna dei premi, avviate da singoli membri associati alla Federazione turca di Wushu Kung Fu [TWF]». Nello stesso comunicato si legge che era stata «avviata un’indagine interna per esaminare questi incidenti» e che era stata «prevista l’identificazione dei fatti per applicare le misure necessarie». Il 29 aprile 2024 Akyüz ha risposto sui suoi profili social di essere orgoglioso di quanto fatto durante la premiazione e di non avere rimpianti: «Lo rifarei. Possono sanzionarmi, togliermi i campionati, non mi interessa». La notizia secondo l’UE avrebbe ritirato il premio a Necmettin Erbakan Akyüz per aver sventolato durante le premiazione la bandiera palestinese è tuttavia priva di qualsiasi riscontro. Contattati dai fact-checker spagnoli di Maldita, i portavoce della Commissione europea e del Consiglio dell’Unione europea hanno confermato che si tratta di una notizia falsa. Le due istituzione europee hanno chiarito di non essere gli organizzatori del campionato europeo di Wushu Kung Fu, di non avere nulla a che fare con esso o con i partecipanti, né di avere le competenze, le possibilità e la volontà di ritirare qualsiasi titolo ottenuto in questo o altri eventi sportivi.
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